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Uva zibibbo

Lo zibibbo è sia il nome di un vitigno sia del vino dolce liquoroso che se ne ottiene. La parola "zibibbo" deriva dalla parola araba zabib che vuol dire "uvetta" o "uva passita". L'uva zibibbo, originaria dell'Egitto, è stata introdotta per opera dei Fenici a Pantelleria, dove tuttora ne viene coltivata la quasi totalità della produzione nazionale. Di origine araba sono invece i caratteristici terrazzamenti dell'isola in cui viene coltivato il vitigno. Oggi lo Zibibbo viene allevato con una coltura moderna "cordone speronato" in Sicilia e con particolare successo nella zona di Mazara del Vallo ed in particolar modo con risultati eccellenti all'interno della riserva naturale del WWF "Riserva Gorghi Tondi" le cui uve producono un vino secco di grande pregio, ideale per abbinamenti con ostriche e pesci dalla carne bianca come saraghi orate ecc. ecc. (il Rajah della tenuta Gorghi Tondi ha vinto moltissimi riconoscimenti internazionali). Dall'uva zibibbo si ricava non solo il vino zibibbo secco, ma anche il moscato di Pantelleria. A foglia media, normalmente trilobata, a grappolo ben voluminoso e oblungo, l'acino è grosso, ovoidale a buccia spessa di colore verde tendente al giallo; la maturazione è un po' tardiva. L'uva Zibibbo è usata sia per la vinificazione sia per il consumo diretto o per l'essiccazione. L'uva zibibbo ha eccezionali proprietà organolettiche.
uva di Zibibbo