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Ortensia (Hydrangea L.) Azzurro

13,20 €
Con il nome di ortensia si comprendono tutte le piante appartenenti al genere Hydrangea e alla famiglia delle Hydrangeaceae, dove ritroviamo specie arbustive e rampicanti legnose, originarie e particolarmente diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e de

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Con il nome di ortensia si comprendono tutte le piante appartenenti al genere Hydrangea e alla famiglia delle Hydrangeaceae, dove ritroviamo specie arbustive e rampicanti legnose, originarie e particolarmente diffuse nelle regioni orientali dell'Asia e dell'Himalaya, ma anche nelle Americhe. Possiedono dei fusti robusti con foglie dentate o lobate; le foglie nella maggior parte delle specie sono opposte e tre per ogni nodo. I fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, portano fiori per lo più sterili soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite. Le infiorescenze delle ortensie possono essere di diversi colori, che vanno dal bianco a diverse sfumature di rosso, rosa, malva, azzurro e violetto. I colori sono in parte determinati dal patrimonio genetico della pianta (alcune varietà sono esclusivamente rosse o rosa) ed in parte dipendono dal tipo di terreno su cui crescono: nei terreni a reazione acida assumono una colorazione azzurro-violetta, mentre nei terreni alcalini diventano rosa o lillà. Esistono circa 40 specie di Hydrangea tra le quali ricordiamo HYDRANGEA HORTENSIS chiamata anche HYDRANGEA MACROPHYLLA o HYDRANGEA OPULOIDES L'Hydrangea ortensis è la specie maggiormente coltivata come pianta d'appartamento. E' una pianta semiarbustiva con foglie caduche, grandi e con i margini dentati. Da questa specie sono state ottenute numerosissime varietà con fiori di diverse sfumature dal rosso, al rosa, al blu, al bianco che sbocciano dalla primavera all'estate. L'ortensia è un arbusto perenne che si spoglia in inverno e riprende a vegetare in primavera, ai primi di marzo. Fiorisce in aprile e in appartamento la sua fioritura può durare anche 6-8 settimane, purchè venga collocata in un luogo abbastanza luminoso (ma non esposta direttamente ai raggi solari), fresco (la temperatura non deve mai superare i 16-18 °C perchè la fioritura si arresta) e allo stesso tempo venga abbondantemente innaffiata, in modo che il terriccio rimanga sempre umido. Nonostante questi accorgimenti è molto difficile far rifiorire la pianta di ortensia per più anni consecutivi se la teniamo nel nostro appartamento. La soluzione migliore è quella di trapiantarla in giardino o in una grande fioriera in terrazzo, quando la nostra ortensia inizierà a sfiorire, cosa che normalmente avviene dopo 2-3 settimane, se non vengono rispettate le condizioni ottimali di temperature e umidità. Nel periodo primaverile-estivo le annaffiature delle ortensie devono essere abbondanti e frequenti, in modo che il substrato sia sempre umido (ma non zuppo!). E' inoltre consigliabile nebulizzare spesso la chioma (con acqua non calcarea) per creare un ambiente umido congeniale alla pianta, stando però attenti al fatto che un'eccessiva umidità può favorire lo sviluppo di muffe e parassiti. CONCIMAZIONE Nel periodo primaverile-estivo è opportuno concimare la nostra ortensia una volta alla settimana aggiungendo un concime liquido all'acqua d'irrigazione. L'ortensia è una pianta che asporta una grande quantità di potassio. Si è calcolato che in media il rapporto di asportazione annuo di N:P.K (azoto:fosforo:potassio) è di 1 : 0,7 : 2,3 pertanto è consigliabile distribuire un concime che segua questa regola, vale a dire un titolo alto in Potassio. L’Hydrangea L., questo il nome scientifico dell’ortensia, è una famiglia di piante ornamentali la cui origine risale all’antica Cina e al Giappone, ora però diffuse su tutto il globo. Arrivate all’incirca nel ‘700 in Europa, conquistarono in breve tempo sia i ceti ricchi che quelli più poveri, per la media facilità di coltivazione, nonché l’adeguata resistenza anche a climi non particolarmente caldi. L’arbusto legnoso si caratterizza per una crescita molto estesa, quasi a cespuglio, quindi per le foglie di un verde intenso e solcate da numerose nervature. I fiori sono veri e propri agglomerati di infiorescenze, dai petali morbidi e dalla disposizione a coppetta, una strategia per trattenere e assorbire grandi quantità d’acqua. Le colorazioni sono le più disparate, ma sempre su tinte tenui e pastello, e coprono lo spettro tra il bianco rosato, il violetto e il blu. Proprio la colorazione muta non solo in base alla varietà d’ortensia scelta, ma anche alle sostanze nutritive presenti nel terreno. In particolare, la pianta richiede buone quantità di potassio per poter sopravvivere. Il terreno ideale per la crescita è quello umido ma drenato: l’ortesia, pur richiedendo grandi quantità di fluidi, potrebbe soffrire i ristagni d’acqua con il risultato di una repentina marcescenza. Si preferisce comunque del terreno lievemente acido, ben concimato con anche fertilizzanti vegetali e compost, nonché ben arieggiato. E, come già accennato, è proprio il terreno a determinarne le sfumature: quelli più alcalini portano la pianta a virare verso il rosa, mente gli acidi determinano le tinte più vicine al blu. Si pianta normalmente in autunno inoltrato o all’inizio della primavera, per una fioritura che arriva a ridosso con l’estate e perdura per tutto settembre. Nonostante preferisca delle temperature medie, l’ortensia non gradisce particolarmente l’esposizione diretta al sole: per questo motivo, è spesso scelta per abbellire quei giardini diretti a nord. E proprio il giardino è l’ambiente ideale per la pianta, dove può raggiungere anche i 150 centimetri, mentre la coltivazione in vaso è più contenuta, seppur possibile.