Castanea Sativa di un anno
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Castanea Sativa di 3 anni

24,20 €
Quando viene coltivato per i frutti, l’altezza degli alberi in genere non supera i 18 m. La Castanea Sativa è la più rustica di tutte le altre varietà innestate, tipo i marroni. Disponibile negli alveoli di un anno

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Il castagno (Castanea sativa L) è un grande albero deciduo che raggiunge un’altezza di 40 m e un diametro di 150 cm, sebbene eccezionalmente individui vecchi o isolati possano arrivare ad una circonferenza di 9 m. Quando viene coltivato per i frutti, l’altezza degli alberi in genere non supera i 18 m. Il castagno ha un’eccellente capacità di ricaccio dalla ceppaia e conseguentemente forma cedui. Nella regione mediterranea il castagno si può trovare a varie altitudini, dal livello del mare fino a sopra i 1000 m (1500 m in Spagna e Sicilia). Preferisce precipitazioni medie annue superiori a 600 mm senza stagione secca oppure una stagione secca molto corta, al massimo di tre mesi.
 
Per una buona produzione di frutti è necessaria una temperatura media mensile superiore a 10°C per almeno sei mesi l’anno. Le gemme si aprono relativamente tardi, da aprile a giugno. La fioritura nel castagno avviene più tardi rispetto alle altre latifoglie: maggio-giugno nelle aree mediterranee e giugno – luglio più a nord. Gli amenti maschili sviluppano prima, seguiti dagli amenti misti nella parte finale dei getti. Nelle varietà domestiche e in alcuni popolamenti selvatici è frequente il verificarsi della sterilità maschile a vari gradi. In funzione dell’umidità il castagno può essere impollinato dal vento o dagli insetti. Le ridotte dimensioni (14-18 µm)  permettono a quantità significative di polline di castagno di essere trasportato fino a 100 Km di distanza. Il riccio spinoso che contiene la castagna marrone e commestibile, matura alla fine di ottobre. Esiste un gran numero di vecchie cultivar di castagno innestate. Il miglioramento genetico in Europa si è concentrato sulla descrizione e sulla selezione di varietà innestate così come sulla selezione di geni resistenti alle principali malattie fungine. Questo è stato ottenuto attraverso l’ibridazione con le più resistenti specie asiatiche come C. crenata e C. mollissima.
 
Nonostante i vantaggi di questa maggiore resistenza e di una crescita più vigorosa nei climi umidi, la precoce emissione di germogli di questi ibridi li rende più vulnerabili ai danni da gelo rispetto a C. sativa ed inoltre meno tolleranti alla siccità. I risultati di studi isoenzimatici sulla diversità intra-specifica delle popolazioni selvatiche confermano l’ipotesi di un flusso verso occidente del materiale genetico, poiché è stata trovata una maggiore diversità nella Turchia orientale rispetto alla Turchia occidentale, l’Italia e la Francia. Alcuni studi basati su documenti fossili e DNA cloroplastico suggeriscono che il castagno sia rimasto in diverse aree rifugio nell’Europa meridionale durante l’era glaciale. Studi sulla variabilità di alcuni caratteri adattativi  come l’emissione e la disposizione delle gemme o la crescita mostrano chiaramente la differenziazione geografica delle popolazioni. Popolazioni tipiche di ambienti umidi e freddi hanno una maggiore richiesta di calore per la germinazione, hanno una crescita maggiore e arrestano la loro crescita più tardi rispetto a quelle che vivono in condizioni aride.
 
Le differenze genetiche tra popolazioni domestiche e selvatiche esistono da tempo. Si ritiene che la differenziazione genetica tra varietà coltivate e popolazioni selvatiche sia dovuta alla  lunghissima domesticazione del castagno soprattutto per la produzione di frutti.
Il castagno è una specie economicamente importante che ricopre vaste aree in Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Turchia e Regno Unito. Boschi importanti per la produzione di legno di alta qualità sono attualmente abbastanza scarsi ma stanno aumentando in superficie. Il legno di castagno ha fibratura diritta e molto simile al legno di quercia per quanto riguarda colore e tessitura. È un legno molto apprezzato e viene valutato di più se proviene da fusti grandi e privi di difetti. Il legno di castagno è ampiamente usato nelle aree rurali e la formazione precoce di durame lo rende molto durevole. Pezzi piccoli di legno tradizionalmente venivano raccolti nei cedui e usati nei vigneti e nelle miniere.
 
Nella regione mediterranea il castagno è un albero molto importante e viene utilizzato sia per i frutti sia per il legno. La specie è sempre più usata e questo aumenta l’areale di distribuzione tanto che frutteti e cedui si trovano ora in vaste aree continue. Molte varietà sono state innestate soprattutto per la produzione di frutti e legno. La castagna è molto usata come alimento e rappresenta un ingrediente di molte ricette tradizionali. Sebbene il prezzo delle castagne sia attualmente alto, molti frutteti sono stati abbandonati a causa dell’abbandono delle zone rurali in particolare nella regione Mediterranea.
L’adattabilità delle popolazioni selvatiche, in alcune aree, è minacciata dalla riduzione genetica dovuta all’utilizzo di semenzali derivanti da pochi genotipi innestati. La domesticazione delle popolazioni selvatiche, attraverso l’innesto di alberi selvatici con talee di varietà domestiche, è una grave minaccia alla variabilità genetica di alcune popolazioni. Il turno di ceduazione di popolazioni ad alta densità impedisce la rinnovazione e perciò interrompe i processi naturali di selezione e ciò è considerato un pericolo. Si ritiene che la domesticazione del castagno  possa avere influenzato significativamente la variabilità genetica delle popolazioni selvatiche.
 
Lo sviluppo socio economico nel Mediterraneo ha causato l’abbandono di molti castagneti da frutto che stanno lentamente tornando allo stato selvatico. Varietà locali innestate rappresentano una risorsa genetica importante e la perdita di questi frutteti, dovuta all’abbandono durante il XX secolo, ha portato alla perdita di diversità genetica del castagno domestico in tutta Europa. L’introgressione delle specie asiatiche di castagno nelle popolazioni selvatiche europee di castagno è avvenuta spesso in aree in cui erano state piantate sia la specie pura sia gli ibridi a causa della sovrapposizione del periodo a fiore. L’ibridazione influenza sia il potenziale adattativo sia il fenotipo degli alberi e questo deve essere tenuto in considerazione quando si analizzano i vantaggi e i rischi delle piantagioni di ibridi. In alcuni casi sono state usate in piantagioni in foresta castagne raccolte da varietà domestiche invece che da popolazioni selvatiche, a causa del loro prezzo inferiore.
Il primo passo per garantire la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse genetiche del castagno in Europa è quello di valutare per ogni paese la distribuzione geografica presente e passata della specie, lo stato di conservazione, identificare le minacce e gli usi prevalenti e potenziali.
 
Nei paesi in cui la distribuzione della specie in natura non è conosciuta, dovrebbero essere realizzati degli
inventari. Potrebbero essere necessari dati storici per distinguere l’areale naturale dalle popolazioni naturalizzate. Per definire le zone ecogeografiche o le zone di provenienza dove la specie si rinnova per seme potrebbero essere usati dei gradienti ecologici. Per la conservazione in situ delle popolazioni, dovrebbero essere designati diversi popolamenti tra quelli selezionati per la produzione dei semi (boschi
da seme), con almeno 100 alberi che fruttifichino regolarmente. Queste popolazioni dovrebbero essere campionate per test di provenienza. Se le popolazioni sono piccole (meno di 20 alberi) dovrebbero essere raccolti e mischiati semi di popolazioni diverse all’interno della stessa zona ecogeografica e i semenzali prodotti dovrebbero essere piantati nella popolazione di conservazione genetica in situ al fine di accrescere la loro diversità genetica. Se ciò non fosse possibile, il numero di alberi nella popolazione dovrebbe essere aumentato mediante la piantagione di materiale in base ai dati ottenuti dai test di provenienza, quando possibile, oppure introducendo individui da condizioni ecologiche simili.
 
Dovrebbero essere stabilite popolazioni di conservazione diverse per la produzione di legno e di castagne. Per conservare la diversità genetica nelle popolazioni selvatiche è raccomandato un Multiple Population Breeding System (MPBS). (Idealmente in un MPBS una popolazione è suddivisa in sottopopolazioni che sono cresciute in un’ampia gamma di condizioni ecologiche locali. Ogni sottopopolazione potrebbe avere gli stessi scopi o anche scopi differenti. Nella versione meno intensiva di MPBS le sottopopolazioni sono selezionate da foreste già esistenti piuttosto che da soprassuoli creati ex situ). Per creare una rete europea di popolamenti di conservazione genetica, dovrebbero esseCastanea  re selezionati almeno 30 popolamenti selvatici lungo l’areale con la maggior parte presa tra i popolamenti marginali. Le sottopopolazioni dovrebbero essere gestite con lo scopo di promuovere la produzione di castagne negli alberi con fenotipo adatto.
 
Le varietà coltivate dovrebbero essere conservate in archivi clonali. Gli archivi clonali degli alberi plus e le varietà locali da frutto possono essere considerate come sottopopolazioni all’interno del MPBS, con il principale obiettivo di migliorare e preservare la composizione attuale delle foreste e dei frutteti di castagno. L’obiettivo è di prevenire la scomparsa dovuta a malattia o a selezione disgenetica. Poiché due specie ibride conferiscono a C. sativa resistenza alle malattie
si raccomanda di includere negli archivi clonali materiale proveniente da alberi plus di C. crenata e C. molissima, localizzati in aree senza marcata aridità. Per la conservazione ex situ dovrebbero essere eseguiti dei test di provenienza in ambiente senza malattie. Con l’obiettivo in primo luogo di studiare la variabilità dei caratteri adattativi e quindi di conservare il materiale, dovrebbero essere effettuati dei test di progenie di alberi plus selezionati da diverse popolazioni in siti dove sarà sviluppato un programma di miglioramento.
 
Una popolazione servirà da controllo, per essere testata in ambienti diversi e le altre dovrebbero essere incluse in funzione delle necessità e delle priorità di ogni nazione.