Lime - limette

Vendita piante di Lime o LimettaVendita piante di Lime o Limetta
Vendita piante di Lime o Limetta
La limetta è un alberello di 4-5 metri di altezza. I frutti sono piccoli, ovali o rotondi a maturazione di color giallo, dalla buccia sottile; per raggiungere un chilogrammo di peso ne servono una trentina. Se vengono lasciati a maturare sull’albero, assumono un colore giallo fino a leggermente arancio, ma solitamente vengono colti ancora verdi, quando offrono il massimo del gusto e sono più succosi. La polpa è profumatissima e molto agra, in quanto contiene fino al 6% di acido citrico.
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36,30 €
Descrizione

La limetta è un alberello di 4-5 metri di altezza. I frutti sono piccoli, ovali o rotondi a maturazione di color giallo, dalla buccia sottile; per raggiungere un chilogrammo di peso ne servono una trentina.

Se vengono lasciati a maturare sull’albero, assumono un colore giallo fino a leggermente arancio, ma solitamente vengono colti ancora verdi, quando offrono il massimo del gusto e sono più succosi. La polpa è profumatissima e molto agra, in quanto contiene fino al 6% di acido citrico.

Può fruttificare tre volte all’anno. A differenza di tutti gli altri citrus, che sono piante subtropicali, la limetta preferisce il clima dei tropici. Ecco perché è l’unica pianta del suo genere quasi sconosciuta nel Mar Mediterraneo (tranne che in Egitto).

Le sue patrie sono la Malaysia e l’India, da cui veniva copiosamente esportata verso l’Inghilterra per i fabbisogni del personale imbarcato in quanto creduto un rimedio equivalente al limone per la prevenzione dello scorbuto. A tutt’oggi una parte dei "docks" londinesi viene chiamata Limehouse, a ricordo dei magazzini di questo frutto che vi si trovavano all’epoca.

La scelta di sostituire la limetta al limone era dovuta al fatto che il limone doveva essere acquistato nell'Europa mediterranea, mentre la limetta arrivava della colonie inglesi. Tuttavia la limetta contiene meno vitamina C del limone e i metodi con cui veniva distribuito ai marinai (il succo era conservato in recipienti di rame, che accelera la decomposizione della vitamina C) finivano per eliminarla completamente: il risultato fu il tragico ritorno di una malattia che si pensava debellata e un ritardo nell'individuazione della vera causa dello scorbuto[1]. Oggi la limetta viene coltivata principalmente nel Sudest asiatico, in Messico, nell'America Latina e nei Caraibi.

La limetta spesso viene confusa con il limone o talvolta considerato come la traduzione in inglese del termine limone. In realtà non è lo stesso agrume, pur appartenendo alla stessa famiglia.

Come accennato, la limetta non si coltiva in Europa, ma è ben introdotta nelle Americhe. Negli USA se ne conoscono molte varietà, ma bisogna dire che si tratta perlopiù di errori nella denominazione, il che spesso crea un po’ di confusione. L’unica limetta originale non ibridata è la Citrus x aurantifolia che i Portoghesi portarono in America nel sedicesimo secolo e da allora viene coltivata in Messico ed in Florida. Nel 1992 molte piantagioni furono irrimediabilmente distrutte dall’uragano Andrew.

Una varietà molto nota è la Citrus x limetta, molto robusta e simile al limone, ma non tanto agra e anzi di gusto assai piacevole. Fa parte delle limette dolci e viene coltivata ormai solo in Italia, dato che la produzione californiana è stata recentemente abbandonata. La Citrus x latifolia è una varietà di limetta dai frutti ovali, un po’ più grandi e molto gustosi. Al momento è l’unica varietà prodotta dagli USA, e viene coltivata in California. La vera limetta dolce è la Citrus x limettioides che si coltiva in India, Palestina ed Egitto. Il suo frutto è assai succoso e praticamente privo di semi, ma il gusto non è molto gradito, in quanto troppo poco agro.

L’acidità di queste limette infatti, alle volte non raggiunge neanche lo 0,1%. Da menzionare anche il Citrus x limonia che non è una limetta, ma un ibrido tra il limone ed il mandarino. È comunque molto simile alle limette, tanto da esser conosciuto come mandarin lime. Si coltiva in India, California e Australia, principalmente per la produzione di marmellate che si dicono più gustose delle confetture di arancia.

La limetta viene coltivata soprattutto per la produzione dell'olio essenziale che si ricava dalla buccia. L’essenza è infatti molto simile a quella del limone e viene impiegata principalmente nell’industria alimentare per la produzione di bibite analcoliche, anche se è molto apprezzata anche nell’industria dei profumi e dei detergenti. Solitamente viene sposata alla dolcezza delle fragole o del lampone rosso per aromatizzare gomma da masticare.

La limetta viene raramente consumata come frutto fresco, ma è molto usata in cucina, anche come valido sostituto del limone. Il succo viene aggiunto soprattutto alle macedonie di frutta ed ai frutti di mare, e molto spesso in combinazione con il curry. Il succo del frutto viene inoltre utilizzato per la preparazione di diversi cocktail, come la Caipirinha e il Mojito. Esistono anche molte piantagioni di limette che producono solo piante a scopo ornamentale, trattandosi di pianta sempreverde (come tutti i citrus) e che in condizioni favorevoli fiorisce tutto l’anno. Anche i suoi piccoli frutti colorati sono molto pittoreschi, soprattutto perché rimangono sul ramo a lungo assieme ai fiori del raccolto seguente.

A partire dalla scoperta degli effetti antiscorbutici della Vitamina C, la limetta è stata utilizzata dalla Royal Navy inglese come ingrediente aggiuntivo per il grog anche se purtroppo il basso tasso vitaminico del frutto (rispetto ad altri agrumi come il limone) e soprattutto l'abitudine di miscelare il beveraggio in calderoni di rame distruggevano pressoché totalmente il potenziale antiscorbutico del lime; tuttavia questo non portò a una recrudescenza del male negli equipaggi di Sua Maestà perché l'aumentata velocità delle navi dovuta ai progressi tecnici nella navigazione a vela (e l'introduzione del motore a vapore poi) accorciarono tanto i tempi di traversata da impedire che pur bevendo un 'rimedio' inefficace i marinai stessero in viaggio tanto a lungo da sviluppare i sintomi della malattia.