Giuggiolo Pera (Lang)

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Mela (LI) – Pera (Lang): Sono selezioni di giuggiolo che si differenziano per le dimensioni e la forma del frutto, molto più grosso del nostrano, il mela è arrotondato, il pera è allungato. Nostrano: E’ quello maggiormente diffuso nelle nostre zone Il
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Prezzo
55,00 €
Descrizione

Mela (LI) – Pera (Lang): Sono selezioni di giuggiolo che si differenziano per le dimensioni e la forma del frutto, molto più grosso del nostrano, il mela è arrotondato, il pera è allungato. Nostrano: E’ quello maggiormente diffuso nelle nostre zone Il giuggiolo è una di quelle piante ormai relegate nell'elenco dei frutti antichi, sempre meno diffusa in coltivazione, sempre purtroppo meno gradita come pianta da frutto; in realtà si tratta di una pianta coltivata dall'uomo da millenni, in Africa, Asia ed anche in Europa, dove venne importata anticamente dai Romani. Il giuggiolo è una bellissima pianta da frutto, molto adatta anche ad essere coltivata come pianta ornamentale. In primavera inoltrata o ad inizio estate produce una profusione di piccoli fiori di colore bianco, a cui seguono i frutti, simili ad olive, commestibili. Le giuggiole maturano a fine estate, o durante le prime settimane dell'autunno; sono di colore verde chiaro ed in genere sono commestibili anche quando sono acerbe; dapprima leggermente dolci, divengono sempre più dolciastre man mano che la buccia si scurisce; con il passare delle settimane la polpa delle giuggiole si raggrinzisce, ma rimane commestibile e molto dolce. Le piante di giuggiola sono di facile coltivazione; non temono il freddo e possono sopportare gelate anche molto intense e durature, quindi possono trovare posto tranquillamente in giardino, in piena terra; sono piante a crescita molto lenta, adatte anche per i piccoli giardini. Nel porle a dimora mescoliamo al terreno dello stallatico maturo o del concime granulare a lenta cessione, e ripetiamo questa operazione ai piedi della pianta ogni anno, in primavera. Le giuggiole possono sopportare periodi anche prolungati di siccità, ma se vogliamo ottenere un buon raccolto, con frutti rigonfi, è bene annaffiare con buona regolarità la pianta, da aprile fino a settembre. Queste piante si sviluppano senza problemi anche nelle zone con clima freddo, però in genere mostrano una migliore fruttificazione, e di migliore qualità, nelle zone che godono di estati ben calde; quindi nelle zone con estati fresche il giuggiolo viene coltivato più che altro come pianta ornamentale. Le giuggiole vengono consumate crude, quando sono verdi o anche quando sono di colore marrone; non sono frutti succulenti o profumati, ma il loro sapore dolce e particolare le rende interessanti. Le giuggiole vengono utilizzate da secoli anche in erboristeria e nella medicina tradizionale europea ed asiatica; se ne utilizza il frutto, il seme ed anche il decotto dei frutti, come calmante, sedativo e nella cura delle malattie respiratorie. Gli antichi romani preparavano un vino ottenuto dalla fermentazione dei frutti di giuggiolo; ancora oggi in alcune regioni italiane si preparano liquori a base di giuggiole, uno fra tutti ricordiamo il "brodo di giuggiole".