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Babaco di 3 anni (Carica pentagona)

Il Babaco è un frutto simile a un peperone per la sua sezione tipicamente pentagonale (caratteristica da cui deriva il nome scientifico), introdotto recentemente in Italia (Puglia). Giunto a maturazione, la buccia si colora di giallo intenso con all' inte

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Il Babaco è un frutto simile a un peperone per la sua sezione tipicamente pentagonale (caratteristica da cui deriva il nome scientifico), introdotto recentemente in Italia (Puglia). Giunto a maturazione, la buccia si colora di giallo intenso con all' interno una polpa acquosa acidulo-zuccherina, che ricorda vagamente l'arancia e l'ananas. La buccia è commestibile e sottile e mancano completamente i semi. Assomiglia ad una papaya allungata, appartiene infatti alla stessa famiglia. Generalmente il Babaco è un frutto di grosse dimensioni e il suo sapore ricorda quello della fragola e dell' ananas. Come Coltivarlo: Il Babaco (Carica pentagona Helb.), appartenente alla Famiglia della Caricaceae, e' una pianta originaria dell'America del Sud (altipiani dell'Equador). Viene coltivata anche in Australia, Nuova Zelanda e in piccola misura in Italia. La specie coltivata e' probabilmente un ibrido intergenerico tra Carica pubescens e Carica Stipulata e viene propagata per via agamica (talea o micropropagazione) perche' produce frutti apireni. Pianta erbacea, con crescita rapida e foglie concentrate nella parte alta. I fiori, esclusivamente femminili, originano frutti simili a zucche costolute per partenocarpia. Predilige ambienti con temperature comprese tra i 6 e i 30 °C, umidi e con frequenti piogge. Il terreno deve essere asciutto e privo di ristagni idrici. Come gustarlo Si conserva molto bene e a lungo in frigo. La polpa del Babaco, abbastanza fibrosa, si consuma meglio frullata con limone e zucchero, è molto dissetante, come pure il sorbetto di Babaco e il frullato fatto con aggiunta di limone, zucchero, acqua e ghiaccio. Anche la buccia è commestibile. Può essere consumato al naturale in macedonia con aggiunta di panna o gelato. Il frutto può essere consumato anche acerbo, condito con salse quali curry o chatney, come contorno per piatti a base di carne. Perchè fa bene Vengono attribuite al Babaco proprietà antinfettive e digestive. Per l’alto contenuto di vitamina C è un ottimo antiossidante e potenzia le difese immunitarie. Origini La pianta del Babaco, originaria della foresta pluviale montana delle basse Ande in Ecuador e in Colombia, sopporta bene temperature relativamente basse, anche di poco superiori allo zero. È stata perciò coltivata con successo in paesi come la Nuova Zelanda e anche, con particolari precauzioni, in Italia (e persino nelle isole della Manica). Valori nutrizionali Il Babaco ha un basso contenuto calorico, solo 21 kcal per 100 gr di prodotto. Il Babaco contiene un apprezzabile quantitativo di vitamina A, C e sali minerali (soprattutto calcio, fosforo e ferro). Il babaco è una fonte inesauribile di vitamina C (due fette soddisfano il fabbisogno quotidiano di questa vitamina in un individuo), vitamina A dal grande potere antiossidante e stimolante del sistema immunitario, potassio (che aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi e stimola il sistema cardiovascolare) ed ha un basso contenuto calorico (solo 21 kcal per 100 g. di prodotto). Il babaco si può mangiare crudo, senza sbucciarlo. Tagliandolo nel senso della larghezza si ricavano fettine a cinque punte molto particolari. Il suo sapore fresco lo rende perfetto per chiudere un pasto sostanzioso. Si conserva molto a lungo in frigorifero. Può essere consumato al naturale o a macedonia, con panna o gelato. E’ molto dissetante nel sorbetto o come frullato (con limone, zucchero, acqua e ghiaccio). Può essere tagliato a pezzi e bollito in poca acqua o servito come si fa in Ecuador omogeneizzato e usato come bevanda per la prima colazione, ma anche tagliato a fette e poi fritto. Ha un sapore acidulo molto aromatico. Matura anche in casa, purché tenuto in luogo fresco.