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Alkekengi Physalis Peruviana

Difficile trovare una pianta commestibile più curiosa dell’alkekengi: sia per nome che per aspetto è tra le più originali! La Physalis alkekengi appartiene alla famiglia delle solanacee, come i pomodori, le patate, i peperoni, le melanzane e molti altri ortaggi, ma i suoi piccoli frutti giallo oro si mangiano come ciliegie una volta scartate dal loro ‘croccante’ involucro. Eh sì, avete capito bene! I frutti dell’alkekengi sono avvolti in piccoli gusci di foglie, che formano dei palloncini ‘cartacei’, in tutto e per tutto simili a delle piccole lanterne cinesi. In vaso o in un angolo appartato dell’orto dove non sia disturbato dalle altre colture annuali. Normalmente viene indicato adatto sia al sole che alla mezz’ombra, ma sicuramente non all’ombra completa. D’inverno la pianta scompare, quindi per non perderla di vista, soprattutto se l’avremo seminata in piena terra, sarà utile marcare il luogo in cui si trova con una piccola canna. In primavera rigenererà nuovi butti, ma siccome è una pianta che teme il gelo i suoi rizomi andranno protetti con uno spesso strato di pacciamatura. Terreno e concimazione – La Physalis peruviana cresce bene un po’ ovunque, ma predilige un suolo calcareo e ben drenato in una zona ben soleggiata e protetta dai venti freddi. Come per tutte le solanacee una buona concimazione di fondo può essere di aiuto, quindi poniamo sul fondo della buca del concime organico (tipo stallatico maturo), mentre se la coltiviamo in vaso potremo somministrare dello stallatico pellettato. Le annaffiature dovranno essere regolari, più frequenti se la pianta è in pieno sole, per evitare che il terriccio si asciughi troppo. Sarà indispensabile assicurare all’alchechengio un buon drenaggio con un po’ di ghiaino sul fondo della buca o dell’argilla espansa sul fondo del vaso. Non sono necessarie potature particolari se non una ripulitura delle parti vecchie a fine stagione.
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