Aronia Melanocarpa Vicking

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Originario delle Regioni orientali dell’America settentrionale ma diffusissimo in Russia e nei Paesi dell’Est europeo, l’Aronia Nera è un fitto cespuglio a portamento colonnare che può raggiungere l’altezza di due metri, impiegato, oltre per le sue propri
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12,10 €
Descrizione

DESCRIZIONE PIANTA

Originario delle Regioni orientali dell’America settentrionale ma diffusissimo in Russia e nei Paesi dell’Est europeo, l’Aronia Nera è un fitto cespuglio a portamento colonnare che può raggiungere l’altezza di due metri, impiegato, oltre per le sue proprietà, anche a scopo ornamentale.

Le foglie sono caduche di un bel colore verde brillante che, con l’avvicinarsi dell’autunno, assumono una vivace, colorazione rosso-arancio. Considerando anche le regioni dove è maggiormente diffusa, non soffre per nulla i rigidi inverni come non soffre le caldi estati. Le posizioni assolate, oltre che favorire la formazione dei fiori e la seguente fruttificazione, favoriscono anche la colorazione sia quella estiva e, ancora di più, quella autunnale.


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TERRENO

L’Aronia Melanocarpa è una pianta poco esigente e si adatta a tutti i tipi di terreno, anche a quelli salmastri delle costiere anche se in quelli fertili e tendenzialmente acidi ha uno sviluppo migliore. Vegeta bene nei terreni umidi e con un moderato ristagno, non sopporta quelli eccessivamente secchi e compatti.

FIORI E FRUTTI

In primavera inoltrata, sbocciano all’apice sia dei rami principali, sia da quelli secondari, piccoli fiori riuniti da un lungo peduncolo in un particolare grappolo che appare molto rado. Sono fiori piuttosto piccoli, autoimpollinanti, con cinque petali bianchi disposti su un piano ben separati tra loro, con al centro diversi stami terminanti con vistose antere rosa carico tanto da far apparire il fiore quasi rosa.
L’abbondante fioritura anche sui rami secondari, mescolati al colore brillante delle foglie, le conferiscono un pregevole effetto estetico.

Nel corso dell’estate, compaiono, numerose bacche nere ricoperte di pruina (vedi mirtillo siberiano) della grandezza di un mirtillo gigante americano, al cui interno si trovano diversi piccoli semi non fastidiosi, che giungono a maturazione in autunno e, con favorevoli condizioni atmosferiche, possono restare sulla pianta anche dopo la caduta delle foglie conferendo al cespuglio spoglio un gradevole effetto estetico.




UTILIZZO E CONTENUTI SALUTISTICI

Poco conosciuto in Italia, è invece molto usato nei Paesi dell’est Europa sia mangiato fresco sia in succo, per guarnire gelati torte e creare dissetanti bevande. Il movimento migratorio da quelle Nazioni verso l’Italia sta favorendo la diffusione di questa bacca anche nel nostro Paese.

Come il più comune mirtillo Gigante Americano, cui somiglia vagamente anche nel gusto, l’Aronia Nera ha notevoli proprietà: c’è l’onnipresente vitamina C e la vitamina K, inoltre sono presenti numerosi sali minerali. Sono, però, le proprietà antiossidanti quelle riconosciute più attive nelle bacche dell’Aronia Melanocarpa: antociani e polifenoli, flavonoidi in particolare, contribuiscono in modo marcato al contenimento della formazione dei radicali liberi che sono responsabili dell’invecchiamento cellulare.


POTATURE E CURE COLTURALI

L’Aronia nera è un cespuglio con molti rami che partono dal basso che lo rendono troppo “pieno” e “confuso” sino a diventare disarmonico, specie se inserito in un giardino. Di conseguenza, a stagione morta, converrà diradare il cespuglio eliminando prima i rami più vecchi e mal fatti.

E’ una pianta che gradisce terreni umidi e, di conseguenza, mal sopporta la siccità: si dovrà fare attenzione alle innaffiature anche in periodi non particolarmente siccitosi senza, ovviamente, esagerare. Le irrigazioni sono influenzate da tantissimi fattori, quali sole, caldo, umidità, vento, esposizione.
Al momento dell’impianto e, solo nel caso di terreni molto poveri, sono opportune delle concimazioni, anche con del concime organico ben maturo, altrimenti l’Aronia Nera in terreni normali difficilmente ne necessita. Qualora nel corso della stagione vegetativa la pianta manifestasse una minore vigoria, alla fine dell’inverno successivo converrà intervenire con una concimazione.

Raramente subisce attacchi fungini, mentre il fastidioso coleottero oziorinco (vedi Mirtillo Gigante Americano), se presente nei dintorni, sicuramente ne approfitterà delle gustose, per lui, foglie.