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Alberi da Frutto a radice nuda
Piantare un albero da frutto in maniera corretta è fondamentale per crescere alberi sani e rigogliosi. Si tratta di un dettaglio importante per ottenere grandi soddisfazioni nel frutteto familiare. Facciamo riferimento al frutteto familiare, poiché, infatti, bisogna distinguere tra la messa a dimora di uno o pochi alberi e quella di un vero e proprio impianto a fini commerciali, magari nell’ambito di un’azienda agricola.
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Come piantare albero da frutto
Il periodo migliore per piantare degli alberi da frutto è dall’autunno
fino alla fine dell’inverno, quando le piante sono in riposo vegetativo e
prive di foglie.
Ci sono diversi vantaggi se si effettua la piantagione in questo periodo:
• L’attecchimento della pianta sarà più sicuro perchè il terreno con cui è stata richiusa la buca si adatterà meglio
intorno le radici grazie le piogge invernali.
• L’albero inizierà ad emettere la nuova vegetazione prima (rispetto ad una pianta messa a dimora a primavera inoltrata), perchè appena la temperatura dell’aria ricomincerà ad aumentare alla fine dell’inverno, l'albero da frutto comincera subito la ripresa vegetativa. Ponendo a dimora la pianta a primavera inoltrata, il periodo di crescita nell’arco dell’anno sarà più breve, ma per le piante in vaso non ci sono problemi, si possono piantare tutto l'anno anche se consigliamo sempre il periodo autunno-inverno.
• Un'altra cosa da non sottovalutare sono gli interventi di manutenzione, intesi soprattutto come annaffiature, poiché
con le piantagioni autunno-invernali la pianta arriverà alla stagione estiva bene impossessata nel
terreno, con le radici già bene sviluppate ed autonome nell’approvvigionamento idrico.
Le radici di un albero occupano, al di sotto del terreno, un
volume pari all’incirca a quello
occupato dai rami della sua
chioma (l'apparato radicale comunque varia su ogni tipo di pianta). Le funzioni principali
delle radici sono:
– rifornire la pianta d’acqua e
di sali minerali assorbiti dal
suolo e disciolti in essa;
– accumulare parte delle sostanze che la pianta produce
con la fotosintesi sotto forma di carboidrati (come l’amido);
– fornire sostegno e ancoraggio alla pianta.
Tutto ciò è essenzialmente valido per le piante fornite a radice nuda mentre per gli alberi coltivati in
vaso con l’apparato radicale già formato la messa a
dimora può essere fatta tutto l'anno, evitando comunque i periodi estivi più
caldi, soprattutto nei terreni aridi e con poca disponibilità di acqua in estate.
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L'assorbimento attraverso le radici
La maggior parte dell’acqua entra nelle radici passando per i peli radicali. Questi consentono di aumentare la superficie di
contatto tra la pianta e il suolo,
favorendo l’efficienza dell’assorbimento.
Inoltre l’epidermide e i peli
radicali secernono una sostanza viscosa, il mucigel, che lubrifica la radice favorendone il
movimento nel suolo durante
la crescita e facilitando l’assorbimento dell’acqua.
Solo una piccola parte dell’acqua assorbita viene realmente utilizzata nella reazione
di fotosintesi; la maggior parte
serve per il trasporto delle sostanze all’interno dell’organismo vegetale.
L’acqua assorbita dalle radici
contiene numerosi sali minerali
necessari alla vita delle piante.
Azoto, fosforo, zolfo e molti
ioni minerali (come lo ione nitrato, il magnesio, il ferro, il fosfato
e il potassio) sono importanti per
la sintesi di alcuni amminoacidi e
degli acidi nucleici.