Gynostemma Pentaphyllum proprietà, benefici e controindicazioni

la pianta dell'immortalità

 

Caratteristiche della pianta
Le proprietà di questa pianta erano conosciute fin dall’antichità e la si usava ai tempi della dinastia Ming (1300 a.c.). Negli antichi testi di medicina cinese viene citata come una pianta miracolosa o “albero dell’immortalità” o della vita eterna. Ha diversi nomi volgari, il più comune è Jiaogulan, ma la si ritrova denominata anche come Makino, Xiancao, che significa “erba immortale”, oppure “Ginseng del Sud” per sua composizione chimica simile al ginseng ma con proprietà molto diverse. In Giappone è conosciuto anche come Amachazuru.
La Gynostemma Pentaphyllum è una pianta ancora poco conosciuta e le tante proprietà terapeutiche, spingono gli appassionati di fitoterapia a coltivarla, per poterla consumare fresca e per lasciare integro tutto il suo fitocomplesso. La si può coltivare nel proprio giardino o sul terrazzo, con estrema semplicità e con ottimi risultati. Fa parte della Famiglia delle Cucurbitacee, la stessa della zucca e del cocomero, ma a differenza di queste non sviluppa il grosso frutto caratteristico. È una pianta perenne dioica, con un portamento rampicante, e ha la curiosa caratteristica di produrre germogli sotterranei.
Coltivazione e origine
In Cina abbonda sul monte Fanjing, situato nel sud ovest della Cina, riserva naturale cinese e riconosciuto dall’UNESCO come “Riserva della Biosfera”. Essendo una pianta che cresce in un ambiente pluviale, per poterla coltivare bisogna riprodurre al meglio tali condizioni (fresco, umido e riparata dal sole intenso). Il suolo deve essere ricco di humus e ben drenato. Bisogna evitare che soffra la sete nel periodo estivo, ma senza procurare ristagni di acqua. Nel periodo estivo si può coltivare all’aria aperta, in posizione ombrosa. In inverno, può rimanere al gelo, ma la pianta perderà tutta la vegetazione aerea, rimanendo però viva nelle radici che emetteranno germogli nuovi a primavera. Contrariamente, se in inverno, la si ripara in casa in posizione luminosa, si può continuare a godere delle sue straordinarie proprietà che le foglie fresche ci offrono. Essendo una pianta rampicante la possiamo far salire su dei sostegni o lasciarla crescere come ricadente. Le nostre piante sono coltivate con metodi biologici e naturali nella totale assenza di prodotti chimici (pesticidi e concimi), utilizzando tecniche probiotiche e biodinamiche che conferiscono alle piante una salubrità ed una energia vitale unica nel suo genere. Consigliamo quindi di continuare a coltivare le piante utilizzando la nostra speciale selezione di probiotici simbionti vivi. Con 1 litro di acqua e 5 cl di probiotici, occorre bagnare il terreno e la vegetazione ogni 15-20 giorni. Questo permette ai probiotici di colonizzare il terreno e la vegetazione, mettendo a disposizione della pianta tutte le sostanze necessarie a una crescita equilibrata, naturale e salutistica.
Proprietà e uso
Le parti utilizzate sono le foglie fresche adulte, mangiate con le insalate (sono sufficienti 2 foglie circa per persona al dì), oppure mangiando semplicemente una foglia la mattina e un foglia a mezzogiorno. Il sapore di clorofilla è abbastanza gradevole. Si possono utilizzare anche le foglie essiccate per fare tisane o unire al tè (meglio verde). Si consiglia di non superare le 3-4 foglie al dì. Se invece vogliamo un effetto energizzante per gare sportive o altro si può arrivare anche a 10 foglie mezzora prima della gara.

Descrizione dei principi attivi:
Viene descritta in vari testi come uno degli adattogeni più validi, con effetti anti età e aumento della forza fisica (vitalità). Come evidenziato dagli studi farmacologici condotti sugli estratti grezzi di Gynostemma. La capacità di stimolare le difese immunitarie è dovuta alle numerose saponine triterpeniche, ai diversi flavonoidi e gypenosidi che annovera nel suo fitocomplesso.
Benefici
Adattogena
La somiglianza dei suoi principi attivi a quelli del ginseng, del quale è addirittura più potente, fa sì che anche la Gynostemma sia indicata come pianta adattogena che può aumentare la resistenza del corpo allo stress, all’ansia e alla stanchezza, intervenendo nella regolazione dei sistemi corporei tra i quali pressione sanguigna e il sistema immunitario.
Anti età
I gypenosidi riescono a contrastare i radicali liberi che colpiscono il nostro organismo, svolgendo un’importante azione anti età.
Ipolipidemica
Ha un effetto positivo nel metabolismo dei lipidi, facilitando la riduzione dei livelli di grasso nel sangue ed quindi dei depositi nei vasi sanguigni. Questo fa sì che sia una pianta idonea a contrastare la formazione delle placche che causano l’arteriosclerosi.
Ipocolesterolemizzante
Oltre ad agire sui lipidi, le saponine presenti negli estratti di questa pianta hanno dimostrato la capacità di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” in favore di quello “buono”
Altre proprietà della Gynostemma
• aiuta a combattere lo stress.
• controlla l’emicrania.
• aumenta la funzionalità epatica nei pazienti con malattie del fegato.
• aumenta la funzionalità del sistema immunitario.
• controlla disturbi gastrointestinali.
• rafforzamento del corpo.
• migliora la funzionalità del cervello.
• migliora le prestazioni sessuali.
• controlla i livelli di zucchero nel sangue delle persone con diabete.
• riduce la crescita e la diffusione di cellule tumorali.
La Gynostemma inoltre è recentemente diventata popolare per l’uso come integratore per la perdita di peso. Molti programmi per il controllo del peso includono spesso la Gynostemma, inizialmente in Asia ma ora si è diffusa anche negli Stati Uniti.
La Gynostemma ha la duplice capacità di abbassare il peso nelle persone che hanno bisogno di perdere chili e di aumentare il peso di coloro che hanno bisogno di guadagnarne per prestazioni atletiche o perché sono sottopeso.
Possibili effetti collaterali e controindicazioni della Gynostemma:
Sebbene la Gynostemma sia considerata tra i più sicuri integratori a base di erbe, ci sono alcuni possibili effetti collaterali di cui si dovrebbe essere a conoscenza. La Gynostemma non deve essere assunta da donne in gravidanza e persone che prendono anticoagulanti o con patologie legate alla coagulazione.


 

Dalla pianta sono state estratti numerosi componenti chimiche della classe dei flavonoidi e dei composti steroidici. Sono state inoltre identificate nel corso degli anni circa 90 diverse saponine triterpeniche [1-6]. Tali composti prendono anche il nome di “gypenosidi” e mostarno un alto livello di similarità con le saponine presenti nel ginseng [1] (anche se appartiene ad una famiglia totalmente diversa) di cui condividono le stesse funzioni adattogene.   La definizione di sostanza adattogena proposta dagli scienziati dell’ex URSS  nel 1958 descrive tali sostanze come agenti in grado di supportare la salute e prevenire lo sviluppo di stati di malessere sia in individui sani che nei malati attraverso effetti generali e non-specifici. Per esempio sono in grado di aumentare la resistenza e neutralizzare fattori dannosi e/o stress senza alcun effetto negativo sul soggetto che lo assume.

L’attività benefica della gynostemma a livello cardiovascolare deriva dall’alto livello di saponine in essa contenute. Le saponine sono molecole naturali in grado di modulare processi coinvolti nel mantenimento della salute dell’apparato circolatorio come per esempio la riduzione dell’ossidazione dei lipidi circolanti, la normalizzazione della coagulazione, la riduzione di colesterolo e di zuccheri ematici [7-9].

Un’ipotesi proposta per spiegare il possibile effetto a livello cardiovascolare della Gynostemma viene data dalla capacità che ha nell’indurre il rilascio di ossido nitrico (NO), un processo fisiologico che determina vasodilatazione con conseguente abbassamento della pressione [10-11].

La Gynostemma ha effetti benefici anche a livello del metabolismo del glucosio. Studi preclinici e clinici indicano come la somministrazione di un suo particolare costituente purificato (phanoside) sia in grado di migliorare la tolleranza ed il metabolismo del glucosio [12-13]. Lo studio mostra inoltre come l’estratto di Gynostemma sia in grado di ridurre sia i trigliceridi che il colesterolo circolanti [13]. A dimostrazione di ciò uno studio condotto su 24 soggetti diabetici che hanno assunto quotidianamente per 12 settimane un infuso di Gynostemma ha evidenziato una significativa seppur modesta riduzione dei livelli glicemici senza registrare nessun evento avverso di ipoglicemia [14].

Modelli preclinici indicano che l’estratto di Gynostemma possa avere potenziale gastroprotettivo associate al mantenimento della sintesi di muco e di altre secrezioni in caso di stress o danno [15], e similmente evidenziano come l’estratto può esercitare un effetto antinfiammatorio [2] ed epatoprotettivo [16-18], proteggendo le cellule del fegato dalla morte cellulare, dall'accumulo di lipidi, e dallo stress ossidativo causato per esempio dal diabete. Pertanto la Gynostemma potrebbe essere utile ai pazienti affetti da diabete mellito e da steatosi epatica non alcolica [Muller C].

Le ricerche scientifiche fatte finora hanno dato risultati incoraggianti: le proprietà dell'erba Gynostemma pentaphylum supererebbero di almeno 4 volte quelle del ginseng. Il segreto? Alte concentrazioni di sostanze attive. Chiamata jiaogulan dai cinesi e ribattezzata "pianta dell'immortalità", in Oriente è conosciuta da secoli, ma solo recentemente si è iniziato a studiarla in modo scientifico. Le ricerche hanno evidenziato nella pianta la presenza di oligoelementi, amminoacidi, proteine, vitamine e numerose saponine che ne confermano le straordinarie proprietà antiossidanti. Rallenta i processi d'invecchiamento. "Tenendo conto dei vantaggi che può offrire, la jiaogulan diventerà presto molto popolare", spiega Paolo Prampolini, erborista e collaboratore della facoltà di Farmacia dell'Università di Parma. Gli studi hanno dimostrato che la Gynostemma pentaphylum, utilizzata in modo corretto, contribuisce a rallentare i processi d'invecchiamento, tiene sotto controllo il colesterolo, aiuta la memoria e migliora la funzionalità del fegato. Stimola il metabolismo. "L'erba dell'Immortalità" si è rivelata anche utile per chi sta seguendo una dieta dimagrante: niente di miracoloso, semplicemente riesce a incrementare il metabolismo dei grassi. Più energia per i muscoli. È stato scoperto che proprio la sua azione benefica sul metabolismo migliora la capacità del fegato di inviare zuccheri e carboidrati ai muscoli, processo fondamentale per la conversione in energia. Ma non è tutto: oltre all'azione tonica efficace anche nei casi di stanchezza e depressione, questa erba svolge anche un'azione sedativa naturale, perfetta in caso di stress, ansia, nervosismo. In più, contribuendo a mantenere le arterie pulite, è un alleato prezioso per il sistema circolatorio. E, grazie alle numerose saponine che contiene, avrebbe anche effetti antinfiammatori. Si consiglia comunque di consultare un fitoterapeuta.

Ricette dall'oriente Proprio perché "l'erba dell'immortalità" non fa parte della tradizione occidentale, a differenza di altre piante officinali, negli antichi erbari non si trovano ricette o suggerimenti su come possa essere utilizzata. La tradizione orientale, invece, da tempo la usa sotto forma di pillole, tavolette masticabili, capsule, bustine per preparare tisane e infusi caldi. Ma prevede anche la preparazione di succhi ottenuti mediante un processo particolare di centrifuga che ne mantiene intatte le qualità terapeutiche. Negli Stati Uniti, invece, si trovano capsule approvate dal Ministero della Sanità. Ma è anche possibile consumarla direttamente fresca, un po' come le erbe aromatiche, mescolando le foglioline all'insalata o cucinandole insieme alla verdura.


Antica erba cinese fa miracoli in Tailandia
Sono sopravvissuta al cancro e vorrei raccontarvi come un'esperienza indimenticabile mi ha insegnato l'importanza della salute.

Dopo aver raggiunto il pozzo nero della vita, con dolori in tutto il corpo, afflitta da una tosse continua e incapace di mangiare o uscire con gli amici, con l'aiuto di un interprete ho chiesto consiglio a un medico cinese appena arrivato. Mi raccontò di un'antica erba cinese chiamata Jiaogulan (Gynostemma pentaphylum) che aveva recato giovamento a molti dei suoi pazienti e un amico me ne portò un po' dalla Cina per piantarla e crescerla con tecniche biologiche.

Dopo aver bevuto la tisana quotidianamente per parecchie settimane, sia io che gli anziani vicini con cui condividevo questo rituale ci sentivamo bene e riuscivamo a dormire meglio. Dopo sei mesi mi sentivo meno stressata e cominciai a perdere parte del peso che in precedenza non ero stata in grado di ridurre nonostante molta ginnastica.

Fui così incoraggiata dagli effetti positivi di quest erba che cominciai a raccogliere relazioni, articoli, risultati di ricerche e qualsiasi informazione riuscissi a trovare. In questo mi aiutarono gli amici che piantarono i germogli che diedi loro e diventarono regolari consumatori dell'erba. Presentai anche alcuni campioni dell'erba alla Food and Drug Administration [l'ente americano per l'approvazione dei medicinali, n.d.t.].

Otto anni dopo mi sento sana, forte e piena di energia, in grado di godermi la vita e di condividere con tutti l'incalcolabile beneficio e la benedizione che quest erba miracolosa ha portato a me e a molti altri.

I prodigi di questa minuscola, antica erba ci ricordano i numerosi, meravigliosi doni della natura per i quali dovremmo essere eternamente grati.

- Ms. Leticia M. Smithapindhu. Chiang Mai, Thailand.

Bibliografia

1.Hu L, Chen Z, Xie Y.New triterpenoid saponins from Gynostemma pentaphyllum. J Nat Prod. 1996 Dec;59(12):1143-5.

2.Xie Z, Liu W, Huang H, Slavin M et al. Chemical Composition of Five Commercial Gynostemma pentaphyllum Samples and Their Radical Scavenging, Antiproliferative, and Anti-inflammatory Properties. J Agric Food Chem. 2010 Oct 12. [Epub ahead of print]

3.Kao TH, Huang SC, Inbaraj BS, Chen BH. Determination of flavonoids and saponins in Gynostemma pentaphyllum (Thunb.) Makino by liquid chromatography-mass spectrometry. Anal Chim Acta. 2008 Sep 26;626(2):200-11.

4.Shi L, Meng XJ, Cao JQ, Zhao YQ. A new triterpenoid saponin from Gynostemma pentaphyllum. Nat Prod Res. 2011 Oct 18. [Epub ahead of print]

5.Kim JH, Han YN. Dammarane-type saponins from Gynostemma pentaphyllum. Phytochemistry. 2011 Aug;72(11-12):1453-9.

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7.Purmová J, Opletal L. Phytotherapeutic aspects of diseases of the cardiovascular system. Saponins and possibilities of their use in prevention and therapy]. Ceska Slov Farm. 1995 Oct;44(5):246-51.

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9.Vasanthi HR, Shrishrimal N, Das DK. Phytochemicals from Plants to Combat Cardiovascular Disease. Curr Med Chem. 2012 Mar 13. [Epub ahead of print]

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